Verrà presentato domani 23 ottobre alle ore 11,00 presso la Sala Giunta del Comune di Napoli, il progetto “Una famiglia per una famiglia” .
Capita a volte di attraversare un periodo difficile, in cui sembra tutto nero e ci si sente soli o incompresi anche fra le mura domestiche: non si riesce a comunicare con il partner o con i figli, sussistono difficoltà economiche, si avverte la mancanza di un sostegno e, soprattutto, di una persona che sappia comprendere e ascoltare.
Per far fronte a questo tipo di difficoltà, l’Assessorato al Welfare del Comune di Napoli ha adottato il progetto “Una famiglia per una famiglia” sviluppato dalla Fondazione Paideia di Torino.
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Questa esperienza di solidarietà orizzontale mira a far sì che le famiglie si sostengano l’una con l’altra attraverso il meccanismo della “solidarietà interfamiliare”.
“Una famiglia per una famiglia”, infatti, sperimenta un approccio innovativo, perché una famiglia solidale sostiene e aiuta un’altra famiglia in difficoltà, coinvolgendo tutti i componenti di entrambi i nuclei.
Tutti i membri di una famiglia offrono le proprie specifiche competenze, determinate da età, professioni, inclinazioni differenti.
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UNA FAMIGLIA PER UNA FAMIGLIA
Un minore in difficoltà è spesso indizio di una famiglia in difficoltà. Da questa constatazione nasce “Una famiglia per una famiglia”, iniziativa di affiancamento familiare pensato per sostenere le famiglie che vivono un periodo difficile nella gestione della propria vita quotidiana e nelle relazioni educative con i figli.
L’idea alla base è semplice: una famiglia affianca un’altra famiglia in situazione di criticità temporanea ed entrambe si impegnano, con la definizione di un patto, a camminare insieme per un periodo di tempo definito.
Tutti i componenti di entrambi i nuclei vengono coinvolti in questo cammino, portando un contributo diverso a seconda del ruolo ricoperto in famiglia, dell’età, della professione, delle inclinazioni: ad esempio, i bambini aiutano i coetanei a fare i compiti, il papà si mette a disposizione per piccoli lavori di manutenzione, una mamma aiuta l’altra nella spesa o nell’accompagnamento dei figli a scuola. Gesti concreti e quotidiani, ma anche attività da svolgersi nel tempo libero, come partecipare insieme a cene, gite, feste.
In questo modo, un sistema familiare interagisce con un altro sistema familiare in una relazione in cui ciascuno resta “a casa sua”, ma apre le porte per “lasciar entrare” l’altro e condividere un percorso fatto di parità, reciprocità e fiducia.
Ciascun affiancamento viene sostenuto per la sua intera durata da un tutor, dagli operatori dei servizi sociali e dai referenti delle realtà coinvolte, e prevede momenti di formazione e confronto sia all’inizio che in itinere.