Ci sono certe notizie che a sentirle possono sembrare fake news, ma una volta accertato che in realtà sono vere, non si sa se ridere o piangere, anche se, forse, ridere e basta sarebbe la reazione migliore. Ci si riferisce qui alle profezie ed alle teorie cospirative di un certo Mark Taylor, noto anche come il “Pompiere Profeta”. Tra le sue ultime uscite c’è un tema ricorrente: i democratici (e l’ex-presidente Obama) stanno usando una tecnologia capace di controllare i cambiamenti meteorologici in modo da ostruire l’agenda del presidente Trump.
Recentemente Taylor ha affermato che l’uragano Florence era stato creato dai liberal per nascondere una massiccia frode elettorale nella Carolina del Nord, mentre già a giugno aveva detto che, sempre i liberal, stavano pianificando degli uragani per sopprimere i risultati delle elezioni di mid-term a novembre, che come molti prevedono, potrebbero risultare in una relativa sconfitta dei repubblicani.
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Ed ecco l’ultima, e forse più comica uscita, proprio di questi giorni: l’uragano Michael, che sta investendo la Florida ed altri stati del Sud, sarebbe stato creato artificialmente da forze anti-Trump “spaventate” come “rappresaglia” per la conferma di Brett Kavanaugh alla Corte Suprema.
Taylor ha espresso questa teoria via Twitter martedì, ed ha concluso con un incitamento: “Non verremo intimiditi! Alzatevi guerrieri, è giunto il momento di muoversi! Sapete cosa fare…”.
Le bizzarre affermazioni di Taylor non nascono dal nulla. Già in passato altri teorici della cospirazione se l’erano presa con l’HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program – ‘Programma di Ricerca Aurorale Attivo ad Alta Frequenza’), un programma governativo, tra l’altro ormai defunto, che, diversamente da quanto Taylor ed altre persone male informate credono, non ha l’abilità di creare uragani o, addirittura, di attivare un controllo della mente.
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Per la cronaca meramente scientifica, secondo l’University of Alaska Fairbanks Geophysical Institute “L’HAARP è un gruppo di trasmettitori radio ad alta frequenza alimentati da quattro generatori diesel da rimorchiatore ed uno da locomotiva. I trasmettitori inviano un raggio concentrato di energia radio nella zona dell’aurora. Laggiù, quell’energia può stimolare una particella della connessione elettrica tra il sole e la Terra a circa 100 miglia sopra le nostre teste”. Tutto qui.
Ma la cosa da tenere in considerazione è che questo Taylor non è semplicemente uno squilibrato marginale che viaggia con la sua “mente profetica” su internet. La prova è che la Liberty University, un college evangelico, sta facendo uscire, in 1200 sale attraverso gli USA, un documentario su di lui, onde legittimare la sua ciarlataneria religiosa tra la gente credulona.
Il film in questione si intitola “The Trump Prophecy” (‘La profezia su Trump’) e racconta un altro importante episodio nella vita di Taylor, pompiere di Orlando, Florida, costretto a ritirarsi dal suo lavoro a causa (ma guarda che coincidenza!) di un disturbo post-traumatica da stress.
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Nell’aprile del 2011 ricevette un messaggio da Dio mentre stava guardando sulla televisione un’intervista a Donald Trump. A un certo punto sentì Dio dirgli: “Stai sentendo la voce del prossimo presidente”.
Dio, a quanto pare molto ben informato sulla politica mondiale avrebbe anche aggiunto, dice Taylor: “Ho scelto quest’uomo, Donald Trump, per tempi come questi. Poiché come Benjamin Netanyahu è per Israele, così quest’uomo sarà per gli Stati Uniti d’America”.
Chiaramente questo messaggio serve molto ai fan di “The Donald”, che come ben si sa, ha un piccolo esercito di supporter proprio tra gli evangelici USA.
Indipendentemente dal successo che il film potrà avere è “affascinante” leggere alcuni tweet di commento all’ultima comunicazione di Taylor sull’uragano Michael: “Preghiamo perché questo uragano se ne vada… Ha funzionato con Florence”; “Il Guerriero della Preghiera si sta levando per l’occasione. Non verremo intimiditi” “VINCEREMO”; “Stavo pensando la stessa cosa. Coincidenza? No”; “Sovranità”; “Amo ascoltarti Mark. Che Dio continui ad usare te per la sua gloria!”.
Sembrerebbe che Mark Taylor sia in buona compagnia. Sì, solo negli USA. Almeno per ora.