Il progetto B-Future è promosso dalla Fondazione Neuromed e dall’IRCCS Neuromed. È uno dei nove progetti italiani selezionati dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative dedicate alla Notte Europea dei Ricercatori.
Il progetto B-FUTURE si svolge in due regioni, Molise e Campania, dove sono ubicati i centri di ricerca Neuromed, attraverso attività congiunte con Università, Centri di Ricerca, Scuole, Aziende ed Enti locali ed il supporto di Istituzioni nazionali e locali. Il coinvolgimento della Rete degli IRCCS consentirà l’estensione del programma all’intero territorio nazionale con eventi organizzati sia durante la settimana della scienza sia durante la Notte dei Ricercatori.
Nel rispetto della tradizione della Notte Europea dei Ricercatori, B-Future punta ad avvicinare studenti e cittadini all’affascinante mondo della ricerca, offrendo la possibilità di incontrare giovani ricercatori, scienziati ed esperti coinvolti in programmi europei e a livello internazionale.
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All’interno del Programma, particolare rilevanza assume il convegno “Le Fake News in medicina: una patologia dell’informazione” che si svolgerà sabato 29 settembre, dalle ore 10.30, presso il Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio (Caserta).
Previsto l’intervento di Marco Merola, giornalista e divulgatore scientifico, nonché stimatissimo communication manager di molti progetti (potete seguirlo su Twitter @reportingMerola, ndr).
LE FAKE NEWS IN MEDICINA: IL CONVEGNO
Le piattaforme di social media e altri moderni canali di comunicazione hanno reso più facile per le persone interagire e condividere informazioni. Agli albori del fenomeno Internet sorgeva la promessa di una informazione accessibile a tutti, capace di elevare la conoscenza e stimolare il dibattito informato. Una promessa che oggi si sta infrangendo contro il muro della disinformazione, sia essa dovuta ad azioni mirate che al semplice pressapochismo del retweet compulsivo, del non andare oltre il titolo di un post, della verità accertata sulla base del numero di like.
È ormai possibile parlare di una vera e propria “patologia dell’informazione”, un fenomeno preoccupante in tutto l’ambito della cultura e del normale funzionamento della società, ma che nel campo della medicina e della salute in genere sta avendo effetti diretti, immediati e negativi.
Il declino della fiducia nelle evidenze, il moltiplicarsi delle echo chambers, la manipolazione intenzionale della Computational amplification sono gli strumenti attraverso i quali si sta affermando una cultura antiscientifica che comincia ad assumere la forma del terzo slogan del libro “1984” di George Orwell: “l’ignoranza è forza”.
Il convegno ha lo scopo di evidenziare l’evoluzione e le dinamiche del fenomeno disinformazione in campo scientifico, soprattutto medico, e proporre interventi concreti affinché le nuove tecnologie possano mantenere la loro promessa originaria: un empowering dei cittadini e dei pazienti verso una società le cui decisioni siano basate sulle evidenze.
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