Una nuova collezione di smartwatch ibridi è stata lanciata da Fossil: la compagnia americana ha presentato dispositivi che, pur avendo l’aspetto di un cronografo tradizionale, mettono a disposizione di chi li utilizza funzioni all’avanguardia. Questi orologi Fossil, infatti, hanno le sembianze di un orologio classico, a cominciare dalle lancette lavorate con cui vengono segnati i minuti e le ore. Guardando più attentamente i vari dettagli, però, ci si rende facilmente conto delle loro peculiarità: per esempio, le rotelle piccole che si trovano di lato non vengono utilizzate per illuminare il quadrante, e nemmeno per regolare l’orario come la corona tradizionale. Si tratta, invece, di bottoni nascosti, che una volta premuti fanno sì che entrino in funzione le attività del cellulare.
Che cosa si può fare con i nuovi smartwatch?
Ma quali sono le opportunità a disposizione di chi acquista gli orologi Fossil di nuova generazione? Per esempio, è possibile cambiare il brano musicale che sta per essere riprodotto dallo smartphone, ma anche scattare delle foto a distanza; inoltre, è prevista la ricezione delle notifiche sia per gli sms che per i messaggi di posta elettronica. Questi device sono a tutti gli effetti degli smartwatch ibridi: orologi intelligenti, che dimostrano l’intenzione del marchio di investire in un settore che, per il momento, è in costante evoluzione. Fossil è impegnata, dunque, nel tentativo di conquistare una consistente e preziosa fetta di un mercato, quello dei cronografi smart.
Il mercato degli smartwatch
I nuovi orologi Fossil, in effetti, entrano a far parte di un mercato in cui si alternano periodi di calma piatta e picchi di novità eccezionali: è un po’ come viaggiare sulle montagne russe, tra delusioni e slanci di entusiasmo. Non è un caso che Allied Market Research, importante centro studi americano, abbia esortato i produttori in questo campo a essere pazienti e a non voler bruciare le tappe. È stato stimato che nel giro di un paio di anni il giro di affari del settore degli smartwatch sfiorerà a livello planetario i 30 miliardi di dollari, in virtù di un tasso di crescita rispetto al 2014 di quasi il 68%. Un ruolo di primo piano in tal senso sarà quello ricoperto dai prodotti cinesi, low cost, equipaggiati con il sistema operativo Android.
Android o iOS?
Tuttavia un’altra società di ricerche di mercato di prestigio come Canalysis fa notare che per il momento Apple detiene praticamente il 50% delle vendite mondiali degli smartwatch: in effetti lo scorso anno quasi 12 milioni di modelli sono stati venduti da Cupertino, il cui fatturato – per altro – è condizionato solo in minima parte da questi dispositivi. Apple per ora tiene la presa ben salda, anche in virtù del focus sul fitness e della decisione di riallineare i prezzi, ma per il futuro lo scenario è ancora in evoluzione.
È probabile che il potere delle grandi compagnie tecnologiche, però, prima o poi si arresti. La dinamicità del mercato è destinata a essere rivoluzionata dall’arrivo dei produttori di orologi – come Fossil, appunto – in un contesto che potrebbe essere contrassegnato da una crescita della competizione. Fossil proviene dall’orologeria di moda, e pertanto intende coniugare l’innovazione tecnologica con l’attenzione al fashion. Lo scopo dei nuovi smartwatch è quello di rivisitare gli orologi tradizionali nel solco di una watch experience diversa da quella del passato: ecco perché i dispositivi non includono il più elevato numero di funzioni possibili, ma unicamente le funzioni di cui i clienti hanno veramente bisogno, così da non distrarsi dalla guida principale, che è e rimane il design.
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