Questo articolo è stato scritto da Georgiana Cristina Rusu: 23 anni, attualmente vive and Horsens, in Danimarca, una piccola città dove frequenta il primo anno in Marketing Management al Via University College e lavora come Country Marketing Manager per Trendhim
La Danimarca, piccolo paese del nord Europa, con circa 6 milioni di abitanti e un clima caratterizzato da venti e piogge costanti è una delle mete prescelte da migliaia di studenti internazionali. Cosa attira così tanti studenti internazionali e soprattutto italiani?
Iscriversi è molto semplice.
Per iscriversi alle università danesi basta andare sul sito Optagelse, registrarsi e scegliere le università per le quali fare l’application. Le applicazioni iniziano a febbraio e si chiudono a marzo e il risultato arriva a fine luglio. I principali documenti che sono necessari per la registrazione sono il diploma di maturità e un certificato di lingua. In seguito, in base al percorso che si sceglie di seguire, verranno richiesti altri certificati per accertare le competenze. Una volta chiuse le iscrizioni, dovrete rivolgervi direttamente alle università alle quali avete fatto richiesta se avete qualche dubbio, oppure verrete contattati da loro se nella vostra richiesta dovesse mancare qualche certificazione oppure qualche informazione.
Dove vivere.
Trovare alloggio è una vera guerra, soprattutto se la ricerca non inizia con largo anticipo. Le università forniscono alloggi per studenti ma non sono abbastanza e sono a volte anche la soluzione più costosa. Il metodo più veloce ed economico è iscriversi ai vari gruppi Facebook, e cercare annunci relativi agli alloggi oppure pubblicarne uno. Altra soluzione è contattare direttamente le agenzie immobiliari, come per esempio Bolig Data, che affittano appartamenti, oppure iscriversi a siti web come Bolig Portal dove sono i privati a mettere in affitto le loro proprietà.
I prezzi di una stanza variano moltissimo dalla città dove andrete a studiare; la capitale, Copenaghen, è molto costosa ed il prezzo di una stanza va dai 500 euro in sù. Nella parte peninsulare della Danimarca, invece, i prezzi si mantengono sotto i 500 euro. Una volta arrivati in Danimarca si deve richiedere la residenza e per ricevere ‘yellow card’ e ‘CPR-number’, necessari per fare qualsiasi cosa, dall’aprire un conto in banca al trovare lavoro.
Università gratuita e corsi in lingua inglese.
Le università sono gratuite per tutti i cittadini dell’Unione Europea e offrono la possibilità di frequentare tantissimi corsi di laurea e master in lingua inglese.
I corsi iniziano verso la fine di agosto oppure inizio settembre e i primi giorni sono dedicati alla introduzione della struttura e dei programmi che verranno utilizzati. Gli studenti hanno accesso alla struttura 24 ore su 24 e ci si può accedere tramite la tessera dello studente. Ogni studente ha una sua pagina personale dove viene caricato tutto il materiale per le lezioni, spesso in anticipo. I libri sono l’unica spesa che gli studenti devono affrontare. L’approccio con gli insegnanti è uno molto informale e amichevole e gli studenti sono spronati ad esprimere le proprie idee ed opinioni.
L’insegnamento è basato su un approccio molto pratico e tutte le teorie imparate dai libri vengono applicate su casi reali. Solitamente gli studenti lavorano in gruppi da 4-5 persone e anche gli esami possono essere di gruppo. Georgia è una studentessa internazionale in Danimarca ed ecco cosa ne pensa sul lavoro in gruppo: ‘Lavorare in gruppo per dei progetti oppure risolvere dei casi è molto stressante, spesso non tutti i membri del gruppo hanno la stessa concentrazione e contribuiscono nella stessa maniera. Ci si rende conto che l’unica soluzione è imparare a comunicare per poter arrivare a una soluzione. Anche se all’inizio non mi piaceva l’idea dopo passato un semestre a lavorare in classe e anche all’esame in gruppo ritengo che si ha molto da imparare e ci si arriva molto velocemente e una soluzione quando ci si lavora insieme’. Le università hanno anche a disposizione degli asili nidi dove gli studenti possono lasciare i propri figli durante le lezioni.
Corsi di Danese gratuiti.
Gli studenti possono iscriversi ai corsi dopo essere in possesso del CPR number e si hanno a disposizione 250 ore introduttive da completare entro il primo anno e mezzo dall’arrivo in Danimarca. I corsi si possono seguire il sabato mattina oppure durante la settimana dalle 17 in poi. I corsi sono molto interattivi e basati molto sul dialogo e ripetizione delle nozioni imparate.
Il danese è molto difficile, e nonostante ci trovi qualche somiglianza con il francese, inglese e anche con l’italiano, mi viene molto difficile ricordare i vocaboli anche perché la lingua parlata e scritta sembrano appartenere a due mondi diversi per esempio il numero 30 si scrive ‘tredive’ e si pronuncia ‘tralve’.
Se hai un lavoro, lo stato ti paga per studiare.
Trovare un lavoro può risultare difficile se non si conosce il danese ma non è impossibile, infatti anche conoscere molto bene l’inglese aiuta, dato che i danesi parlano come seconda lingua l’inglese. I metodi per trovare lavoro sono gli stessi che in Italia, inviare CV direttamente alle imprese oppure affidarsi alle agenzie interinali chiamate ‘vikar’. Un’altra soluzione è quella di verificare la bacheca del Career Centre delle università come ha fatto Georgia che ha trovato lavoro grazie al Career Service Centre della sua università, Via University College: ‘Ho visto l’annuncio sulla bacheca del Career Centre e mi ha colpito perché l’impresa cercava studenti italiani per occupare la posizione di marketing manager e dato che sto studiando proprio Marketing management ho colto l’occasione al volo e mi sono candidata. Ora sono un Country Marketing Manager per Trendhim, impresa che vende accessori e gioielli per uomo e che opera anche sul mercato italiano e mi ritengo molto fortunata perché il lavoro è strettamente collegato al mio percorso universitario e soprattutto perché ho la possibilità di lavorare con la mia lingua madre.’
La prima cosa che si deve fare dopo aver trovato lavoro è contattare lo ‘SKAT’ (ente governativo danese responsabile per la riscossione delle imposte e tasse) e richiedere la ‘tax card’ personale. Se si lavora più di 43 ore mensili si ha anche la possibilità di richiedere l’SU , sussidio da parte dello stato volto ad aiutare gli studenti dal valore di circa 500 euro. Grazie ad un lavoro part-time e grazie anche al sussidio, uno studente potrebbe arrivare a guadagnare circa 1000 euro al mese, che sono più che abbastanza per poter pagare affitto e affrontare altre spese. Studiare all’estero è un’esperienza unica che ogni ragazzo o ragazza dovrebbe provare perché fa crescere dal punto di vista personale e professionale. Quando si decide di tornare a casa si torna con un bagaglio pieno di conoscenze ed esperienze.
Di Georgiana Cristina Rusu