13 aprile 2016 – Con un brindisi beneaugurante che ha coinvolto le 90 aziende che per quattro giorni hanno animato Piazza Irpinia, lo spazio espositivo allestito dalla Camera di Commercio di Avellino e dedicato alla produzione enologica (e non solo) della provincia di Avellino, si è chiusa la cinquantesima edizione del Vinitaly, il più importante salone dedicato al mondo del vino.
Un’edizione che sarà ricordata per il grande successo fatto registrare dalla spedizione irpina, sia in termini di partecipazione che di consensi, con un unanime giudizio positivo nei confronti della qualità dei prodotti e del percorso su cui i produttori si sono avviati ormai da qualche anno per legare le proprie etichette al brand territoriale.
Anche nell’ultimo giorno, non sono mancate degustazioni ed incontri tra produttori ed operatori di mercato, alla presenza di giornalisti della stampa specializzata che, durante l’intera durata del Vinitaly, hanno dedicato attenzione a quanto accadeva in Piazza Irpinia.
Tra i giudizi più lusinghieri, quello espresso da Marco Sabellico, firma di punta del Gambero Rosso, che ha evidenziato come, nel panorama vitivinicolo, ormai l’Irpinia sia divenuta un riferimento imprescindibile.
“In pochi anni l’intero territorio di produzione ha scalato posizioni nella classifica della riconoscibilità e della qualità – ha detto – , affermandosi non solo in Italia ma anche all’estero dove ormai quando si parla di Taurasi, di Fiano di Avellino e di Greco di Tufo si ha ben chiaro a quale territorio ci si riferisce”.
E nel giorno in cui va in archivio il Vinitaly 2016, a congratularsi con tutti i protagonisti di Piazza Irpinia è stato anche Alessandro Scorsone, “sommelier di Stato” e volto noto della tv.
“L’Irpinia? Una delle assolute certezze al Vinitaly – ha osservato l’esperto, presenza stabile alla “Prova del cuoco” di Antonella Clerici – , con una produzione che anche quest’anno ha raggiunto livelli di eccellenza. Per me l’ennesima conferma: ogni volta che visito l’area dell’Irpinia riesco a vivere una emozione senza fine”.