Durante questo fine settimana Blu ha cancellato alcuni dei suoi celebri murales bolognesi. Un gesto voluto dall’artista come segno di protesta in occasione della mostra, che inaugurerà tra pochi giorni, Banksy & Co. L’arte allo stato urbano, sostenuta da Fabio Roversi Monaco, ex rettore dell’università di Bologna. Una mostra che sembra ignorare il valore aggiunto di quella che ormai chiamiamo street art.
Blu si è imposto un’iconoclastia volontaria, una cancellazione delle proprie immagini, l’azione di un artista che non rinuncia a combattere pur ammettendo una sconfitta. Una lotta contro quelle istituzioni che vogliono imprigionare, a volte senza nemmeno rendersene conto, la libera volontà dell’artista, ciò che lo rende tale.
Un atto tragico per l’artista, ma anche, e forse soprattutto, per tutte quelle persone che hanno goduto quotidianamente delle sue opere, e che tuttavia in quel gesto credono.
Senza retorica, Blu rappresenta, per chi scrive, uno dei vertici assoluti dell’arte contemporanea vivente italiana, non solo della street art, l’arte di un artista che ha scelto lo spazio pubblico come luogo fisico della suo manifestarsi.
Uno spazio accessibile a tutti, in cui la condizione necessaria per la sua esistenza è proprio il mantenimento dei confini tra sfera pubblica e quella privata.
Far pagare un biglietto per l’arte che ha scelto lo spazio pubblico è un paradosso non tollerabile, e l’azione di Blu rappresenta la più forte e chiara risposta che si potesse avere. Una risposta da chi ha rivoluzionato lo stesso concetto di arte pubblica.
Per quanto il disegno di protesta di Ericailcane, altro importante artista in mostra nella contestata Banksy & Co. L’arte allo stato urbano, sia una forte presa di posizione, esso non basta in alcun modo per fermare la sottrazione della street art dal luogo da lei prescelto. In fondo un’esposizione di street art potrebbe essere possibile e valida con una mostra di fotografie.
Solo un gesto titanico come quello voluto e attuato da Blu, può in qualche modo smuovere le coscienze. Un gesto che conferma ancora una volta la sua grandezza.
L’ovazione che il pubblico ha riservato all’artista sui social network significa forse che le persone hanno davvero bisogno di un eroe e Blu in qualche modo lo è.
Mattia Andres Lombardo