Le protesi Lego costruite dai bambini

29 Luglio 2015
Annette Palmieri
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I bambini potrebbero presto indossare i loro giocattoli preferiti, grazie al progetto per le protesi di Lego. L’azienda ha dato infatti l’opportunità ai bambini con disabilità di creare con gli storici mattoncini qualsiasi cosa venga loro in mente, dalle pale meccaniche alle astronavi laser. Questi giochi potranno poi essere avvitati al fine dell’arto di un bambino ed essere utilizzati come protesi.

Iko è un progetto pensato da Carlos Arturo Torres, designer colombiano che vive a Chicago. L’idea è quella di realizzare un sistema modulare che permetta ai bambini di personalizzare le proprie protesi con la stessa facilità con cui quotidianamente mettono insieme i mattoncini di plastica. L’unico limite è la fantasia.

Protesi Lego

Progettato con Lego Future Lab, reparto di ricerca sperimentale della società di giocattoli danese, e Cirec, fondazione colombiana per la riabilitazione fisica, la protesi modulare incorpora sensori mioelettrici che registrano l’attività del muscolo  e inviano un segnale che consente il pieno controllo dei movimenti. Una unità di elaborazione nel corpo della protesi contiene un motore compatibile con Lego Mindstorms che permette a chi lo indossa di costruire una vasta gamma di arti, programmabili e personalizzati.

” Un giusto equilibrio tra esperienza ludica e funzionalità: una chance di esplorazione per i bambini, qualcosa di cui possano essere orgogliosi. A volte un elemento funzionale è tutto di cui hanno bisogno, ma in altri momenti potrebbero necessitare di una navicella spaziale, una casa per le bambole, un telescopio, un video game controller o una pinna per nuotare”: dichiara  Carlos Arturo Torres.

Protesi Lego

” La percezione negativa che i bambini hanno delle protesi deriva dall’attenzione che le aziende mettono sull’ingegneria e non sulla parte umana; l’isolamento sociale percepito dai bambini a causa della loro condizione può rappresentare un forte limite alla loro autostima. La mia idea non era quella di fare una protesi tradizionale, ma di proporre un sistema che fosse abbastanza flessibile per i bambini, tanto da poterlo usare e creare da soli o con gli amici.

Per Torres, questo progetto con Lego è solo l’inizio della creazione di parti del corpo costruite con i giocattoli. La natura del sistema potrebbe renderlo compatibile anche con altri prodotti.

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