Francia: manifestazione per nozze gay, scontri e arresti

27 Maggio 2013
Aurora Scudieri
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manifestazione anti nozze gay Una vera e propria guerriglia urbana quella che si è scatenata ieri sera nelle strade di Parigi, nel mirino polizia e giornalisti accusati di “collaborazionismo” con la “dittatura socialista”. I cortei contro la legge di matrimoni e adozioni gay formati da conservatori, cattolici e molti esponenti di centrodestra hanno occupato le strade della capitale francese, sotto la Tour Eiffel. In molti portavano cartelli con scritte come “Non voglio che mia madre si chiami Roberto” e “Combatterò sempre per nostro figlio“. “La legge è stata votata, ma questo non ci impedisce di prepararci per il futuro“, ha spiegato uno dei politici presenti,  Jean-François Copé leader del partito Ump.

Secondo i dati ufficiali erano 150 mila le persone che si sono ritrovate nella spianata des Invalides e, fino a notte fonda, hanno dato vita a scontri con le forze dell’ordine. A fine giornata il bilancio è stato di 96 fermi e 39 persone arrestate, come ha comunicato il ministro dell’Interno, Manuel Valls.

I primi disordini si sono verificati quando una ventina di militanti di estrema destra del gruppo Generazione identitaria hanno fatto irruzione nella sede del Partito socialista salendo su una balconata ed esponendo uno striscione con la scritta “Hollande dimettiti”. Poco più tardi centinaia di giovani militanti di estrema destra con la testa rasata, caschi e sciarpe, hanno attaccato la polizia. I manifestanti hanno circondato gli agenti  e li hanno bersagliati con bottiglie di birra, sassi e transenne. Anche i giornalisti, ai quali erano stati forniti scudi di protezione e caschi, sono stati attaccati.

Intanto, mentre gli oppositori restano fermi nelle loro manifestazioni sempre più violente, mercoledì a Montepellier è fissato il primo matrimonio per una coppia omosessuale, Bruno e Vincent potranno giurarsi amore eterno.

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