CdM, in arrivo decreto trasparenza: pubblicazione stipendi e spese dello Stato online

23 Gennaio 2013
Mattia Sguazzini
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CdM 23

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza di testo del decreto legislativo che regolerà la trasparenza delle informazioni riguardanti la Pubblica Amministrazione. Il CdM ha passato i lavori al Garante per la privacy, che dovrà stabilire se le misure di pubblicazione online degli stipendi di politici e manager pubblici e le spese dello Stato possano diventare operative.

Il “decreto legislativo in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle PA” è stato stilato dal Consiglio dei Ministri come riserva delegata dalla legge 190 del 6 novembre 2012, la cosiddetta “legge anticorruzione”.
Il testo, studiato e approvato in un relativamente breve periodo, verrà ora esaminato dal Garante per la privacy, per evitare che ci possano essere falle nel sistema di tutela dei diritti dei cittadini, e poi passerà allo studio della conferenza unificata.

Alcuni organi di stampa hanno paragonato questo decreto legislativo, integrativo della legge anticorruzione, ai “Freedom of Information Acts” degli Stati Uniti. In realtà questo decreto dovrà semplicemente regolare quali saranno gli ambiti che verranno toccati dall’obbligo di pubblicità degli atti. Se debitamente sfruttato potrebbe essere un ottimo punto di partenza per una legislazione riguardante la pubblicità totale di tutti gli atti dello Stato riguardanti entrate e uscite del denaro pubblico e della sua distribuzione.

Dietro alle tante parole del testo approvato dal CdM c’è anche qualche contenuto interessante.
I siti delle istituzioni di Pubblica Amministrazione dovranno creare una sezione denominata “Amministrazione trasparente”, dove dovranno essere raccolti tutti i tipi di atti di obbligatoria pubblicità previsti dal decreto legislativo.
I rappresentanti politici di varie sedi e livello dovranno obbedire all’obbligo di pubblicità dei propri patrimoni, che saranno accompagnati anche dalla documentazione patrimoniale dei parenti fino al secondo grado.
Qualunque incarico straordinario assegnato dalla pubblica amministrazione non potrà essere remunerato se non dovesse essere debitamente pubblicizzato sul sito di riferimento dell’amministrazione relativa.
Tutti i bandi e le gare che non saranno pubblicizzati, nei giusti termini e con la dovuta esposizione, sui siti della pubblica amministrazione non saranno ritenuti validi.
Tutti gli atti di cui si prevede la pubblicazione obbligatoria dovranno essere disponibili e accessibili “in formato aperto” e dovranno essere raggiungibili e utilizzabili gratuitamente da parte di qualunque cittadino. Dovranno essere pubblicati i vari atti contabili e tutte le documentazioni riguardanti trasferimento di denaro. Una novità molto interessante riguarda l’inclusione dell’obbligo di pubblicità dei procedimenti di approvazione dei piani regolatori e di tutti gli atti che implichino varianti all’urbanistica. A fronte di un’eventuale mancata pubblicazione, chiunque potrà chiedere, all’istituzione di riferimento, la pubblicazione di un atto a pubblicazione obbligatoria.

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