Oscar Morando, il Trota e la sua presunta "laurea"
Oscar Morando, autista, segretario, body guard del partito del Carrroccio si confida alle telecamere di Servizio Pubblico.
L’ex autista del Trota, annuncia che tra breve uscirà un libro che conterrà tutta la sua esperienza vissuta all’interno del partito, svelando segreti e scandali che di certo non faranno piacere alla famiglia Bossi.
Morando afferma di aver lavorato al fianco di Umberto Bossi solamente per un mese, successivamente le venne dato l’ordine di seguire le direttive del figlio, il Trota.
Il suo lavoro inizialmente consisteva nel svolgere delle commissioni, tenere le spese del piccolo Renzo e accompagnarlo sempre, dovunque egli andasse.
Renzo Bossi è costato allo Stato circa 600 mila € in due anni, senza contare le spese effettuate prelevando dai fondi del partito, usufruendo dei famosi finanziamenti pubblici, ex rimborsi elettorali.
Il Trota deteneva una segretaria più due guardie del corpo, i quali si scambiavano due turni in 18h al giorno, insomma era vigilato per ben 18h… ma cosa aveva da fare per tutte quelle ore? povero Trota non poteva nemmeno respirare!
Ma ora arriviamo al punto più saliente, quello che riguarda la sua presunta laurea a Tirana.
L’ ex autista Morando dichiara che il 29 settembre 2010 quando Renzo si sarebbe dovuto laureare in Albania, questi si trovava in Italia e aveva ben altre cose da fare che sostenere una laurea triennale;
inoltre secondo la “prestigiosa” Università Kristal, il Trota avrebbe sostenuto 29 esami in lingua locale senza traduttori in un solo anno!
Renzo Bossi sei un genio incompreso, ma perchè non siamo tutti come te, come hai fatto ad iscriverti in un Ateneo ancor prima di esserti diplomato, spiegacelo perchè non lo possiamo comprendere!
Caro Trota hai per caso studiato da clandestino in Albania?
La polizia di frontiera albanese non ha rilevato alcun documento riconducibile al figlio del Senatur, e anche l’Ambasciata italiana afferma di non aver mai ricevuto nessuna comunicazione che riguardasse il consigliere regionale lombardo.
Secondo l’autista al Trota piaceva molto l’ Albania, ma preferiva la città di Bratislava, confidando:
“una sera c’è stato un ritrovo di amici nella città di Bratislava, c’era una festa simpatica con il Presidente del Parlamento slovacco, il giorno dopo ci siamo trovati in una centrale nucleare con l’avvocato di Bossi e l’interprete, io e il mio collega non abbiamo capito cosa stesse succedendo, c’è stato uno scambio di regali ed opinioni, oltrettutto dovrebbe aver investito 3 miliardi di euro”.
Nella lettera di licenziamento del dipendendente della Lega viene segnalata la sua incorrettezza per aver seguito delle ordinanze non inerenti al suo lavoro, cioè da Rosy Mauro, Manuela Marrone e Francesco Belsito, sempre componenti del partito.
Il sig. Morando prosegue:
“Renzo non era presente in regione, non faceva i suoi compiti, non era nemmeno presente nel territorio di Brescia; Umberto era tolleranza zero nei suoi confronti, io divenni in poche parole il suo badante”.
Tra i suoi compiti vi era anche quello di studiare i punti d’interesse a livello regionale, cercare di farlo diventare più uomo, evitare che finisse in situazioni imbarazzanti, perchè si dice che il Trota scantonava un pò.