Sciopero della fame sotto assedio – giorno 23

Giorno 23, persino gli alberi sono loro nemici – Gli alberi ci aiutano. Gli uliveti e gli alberi di limoni di Moadamiya sono molto più di un semplice mezzo di sostentamento. Sono amici e alleati. Di più – sono l’eredità vivente dei miei concittadini. Amiamo ogni albero. Li conosciamo sin dall’infanzia, ogni nodo. Ci abbracciano. Fanno ombra al nostro primo amore, ai picnic di famiglia. Alcuni hanno quattrocento anni.

Pensateci. Che cosa hanno visto questi alberi? Quali tiranni vanno e vengono mentre loro restano, pazienti e saggi? Mentre estraggono acqua dalle profondità del terreno e offrono i loro frutti verdi e gialli con generosità, anno dopo anno. Quindi, ovviamente, il regime di assad ha deliberatamente puntato i nostri bellissimi boschetti di ulivi, nel versante ovest e sud-ovest di Moadamiya, con i bombardamenti, sin dall’inizio e specialmente in questi giorni.

• Le forze di assad vogliono distruggere il nostro sostentamento.
• vogliono distruggere una fonte di cibo per i nostri concittadini.
• stanno uccidendo i nostri amici, gli alberi che amiamo.

Come posso descrivervi le emozioni che noi a Moadamiya sentiamo, quando vediamo questi alberi uccisi? Bombardati, danneggiati, distrutti. 

I miei genitori hanno sofferto la perdita dei loro ulivi in un villaggio palestinese, nel 1948. Oggi, quando un ulivo viene abbattuto dalla violenza sionista in Palestina, l’intero mondo degli attivisti è in lutto. Interi uliveti vengono bombardati in Siria e nessuno ne sente il suono. Nessuno sente i rami creparsi e spezzarsi, oltre a noi. Nessuno vede le radici oltraggiosamente strappate dal suolo esploso, oltre a noi. Ascoltate gli alberi. Se non sentite le urla umane in Siria, ascoltate le antiche urla degli alberi.

HUNGER STRIKE UNDER SIEGE: MOADAMIYA, SYRIA – QUSAI ZAKARYA, CITIZEN JOURNALIST