Il Gran Premio d’Europa, nona tappa del Campionato del Mondo di Formula 1, disputato sul nuovissimo e spettacolare circuito cittadino di Baku in Azerbaijan, ha riservato poche sorprese e tante conferme.
Sì, l’Azerbijan fa parte dell’Europa, la città di Baku esiste e ci corre la Formula 1.
Nico Rosberg, voto 10. Dopo qualche gara caratterizzata da “episodi sfortunati” il biondo della Formula 1 è tornato ad essere perfetto. La misura della sua bravura è il compagno di squadra Hamilton, che al contrario di lui non ha saputo gestire la complessa elettronica della Mercedes. La prima posizione in campionato è meritatamente sua. Dopo la gara il buon Nico ha anche sfottuto Gigino Hamilton davanti ai media internazionali. Quando ci vuole, ci vuole.
Lewis Hamilton, voto 3. Gigino sembrava tornato quello di un tempo, invece ci è ricascato. Quando qualcosa gli va storto non riesce a raddrizzare la giornata, si innervosisce e fa peggio. Ha pasticciato con le regolazioni elettroniche della centralina motore, per cui si è ritrovato per 12 giri senza potenza. Ha cominciato a premere tutti i tasti inveendo contro tutto e tutti. Al contrario di Nico che ha risolto lo stesso problema in un giro solo, gestendo sapientemente i manettini sul volante. Sembrava un cinquantenne alle prese con lo smartphone nuovo, soprattutto nelle dichiarazioni post gara (che poteva elegantemente evitare). Senza contare che sabato è andato 2 volte contro il muro. Insomma Gigino, quando ti danno la macchina aziendale leggi il libretto di istruzioni!
Sebastian Vettel, voto 8. Questa volta mancava la macchina ma Seb ha guidato da campione ed ha raccolto quel che poteva, un dignitoso secondo posto. Soprattutto, ha dimostrato grande lucidità nel cambiare strategia in corsa rifiutando (giustamente) di fermarsi al pit stop quando la squadra lo ha chiamato.
Ferrari, voto 6. Stavolta nessun errore tragicomico di strategia ma mancava la velocità della macchina, esattamente il contrario di quanto accaduto in Canada. Ma chi è quel genio che si ostina a chiamare Sebastian ai box così presto?
Kimi Raikkonen, voto 6 di incoraggiamento. Gli è mancato quel qualcosa in più per piazzarsi sul podio ma almeno stavolta non ha combinato guai ed ha portato la macchina intera al traguardo. Ditegli che è stato bravo, altrimenti si demoralizza di nuovo ed è peggio.
Sergio Perez, voto 9. L’eroe della giornata. Sul podio con una Force India per la seconda volta di fila, nessuno ci avrebbe scommesso. Tra Red Bull e Williams che si contendono il terzo posto nel mondiale, il messicano con la macchina indiana si piazza appena dietro i contendenti alla vittoria. Sarà che gli piacciono i circuiti cittadini, sarà che è maturato, ma bravo Sergio!
Fernando Alonso, voto 5. Ormai fa più l’opinionista che il pilota. Colpa della McLaren, non lo si vede più nella prima metà della classifica, e spesso nemmeno al traguardo, ma ogni settimana ne spara una delle sue.
Max Verstappen, voto 6. Aggressivo in maniera esaltante in Canada e Spagna, a Monaco ha pagato la sua irruenza finendo contro il muro. Così, sul circuito cittadino di Baku ha provato ad essere prudente, cosa per lui del tutto inedita. Forse ha esagerato con la prudenza, forse (sicuramente, conoscendolo) perché papà Jos ha esagerato con le punizioni e le lavate di testa. Coraggio Max, una via di mezzo!
Rio Haryanto, voto 6. Sempre ultimo classificato ma sempre presente al traguardo, niente incidenti, ritiri né clamori per lui, questa si chiama dignità.
Eddie Jordan, voto 7. Guarda un po’ chi si rivede, il vecchio Eddie. Sul podio, come già altre volte, per le rituali interviste a caldo. Stavolta in giacchetta blu. Nemmeno una camicia hawaiana, un paio di pantaloni gialli… Forse la moglie lo ha bloccato mentre usciva di casa e lo ha costretto a cambiarsi. Meglio così!