Usa: la Corte Suprema verso il si costituzionale ai matrimoni gay

24 Giugno 2015
Redazione YOUng
Per leggere questo articolo ti servono: 1minuto

 

I giudici della Corte. In piedi, da sx : Sotomayor, Breyer, Alito, Kagan. Seduti, da sinistra: Thomas, Scalia, Roberts, Kennedy, Ginsburg

I giudici della Corte. In piedi, da sx : Sotomayor, Breyer, Alito, Kagan. Seduti, da sinistra: Thomas, Scalia, Roberts, Kennedy, Ginsburg

Stati Uniti – Lo scorso 28 aprile hanno preso il via le audizioni riguardanti casi la cui giurisdizione appartiene rispettivamente al Tennessee, Kentucky, Michigan e Ohio: 4 stati dove il matrimonio fra individui dello stesso sesso è vietato per legge. Lo scorso lunedì, la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva rinviato a giudizio la sentenza sui sopracitati casi. Si discute sulla possibilità di rendere incostituzionali tali divieti. Sullo sfondo il 14° emendamento che rende tutti gli individui uguali davanti alla legge.

Tale eventualità ha creato non poco scompiglio: finora tali unioni erano riconosciute a livello federale e, in generale, la decisione era affidata all’autonomia dei singoli stati.

La decisione della Corte Suprema avrebbe il dirompente effetto di legalizzare i matrimoni gay in tutti gli stati.

gay marriage usa you-ng.it

Già in febbraio, aveva respinto la richiesta dello stato di negare le licenze nuziali a gay e lesbiche in Alabama, uno degli stati più conservatori degli Stati Uniti.

Sta succedendo: il 25 giugno i giudici saranno chiamati a pronunciarsi in maniera incontrovertibile sull’uguaglianza dell’istituto del matrimonio.

Quali conseguenze se la decisione della Corte Costituzionale fosse pro-gay? Le coppie gay potranno accedere ai benefici federali, come per le pensioni e l’assistenza e decisioni sul coniuge in materia sanitaria .

matrimonio gay usa diritto costituzionale you-ng.it

La cautela è d’obbligo: i possibili scenari sono tre, così riassumibili:

  • Che la Corte si esprima favorevolmente all’estensione del matrimonio egualitario su tutto il territorio federale

  • Che la Corte neghi l’esistenza del diritto costituzionale al matrimonio egualitario ma sostenga l’obbligo da parte degli Stati di riconoscere le unioni contratte negli altri

  • Che la Corte neghi sia il diritto matrimoniale sia l’obbligo di riconoscere i matrimoni celebrati da altri stati

L’ultima ipotesi sembrerebbe ormai superata se consideriamo le numerose occasioni nelle quali la Corte avrebbe potuto opporsi. Ben 37 volte solo nell’ultimo anno . Ciò fa presumere che alla fine prevarrà la dignità delle coppie sulla definizione tradizionale di matrimonio.

 

L'AUTORE
La redazione di YOUng
SOSTIENI IL PROGETTO!
Sostienici
Quanto vale per te l’informazione indipendente e di qualità?
SOSTIENICI