Re Magalli fa sul serio, anzi no

22 Gennaio 2015
Mathew Myladoor
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La prima apparizione televisiva di Giancarlo Magalli per commentare il successo delle Quirinarie sul Fatto Quotidiano è ad Agorà. Il popolo ha parlato, Rodotà e Imposimato fate largo.

Re Magalli fa sul serio, anzi no

Ai microfoni di Agorà ha detto: “Perché sono il più votato? Perché è un sondaggio fatto online, che raccoglie il cosiddetto ‘popolo del web’, composto per la maggior arte da ragazzi e giovani insoddisfatti dalla situazione. Non dico che hanno espresso un voto di protesta, perché avrebbe una connotazione troppo violenta che i ragazzi non hanno, ma di dissenso che serve solo a dire che non vogliamo votare gli altri”.

E ancora: “Io credo che chi voleva capire ha capito. Non c’è nessun tentativo da parte di nessuno di mettere la mia faccia nella rosa dei candidati alQuirinale; semmai c’è il tentativo di togliere delle facce quelle che alla gente non piacciono, che poi sono quasi tutte quelle elencate nel sondaggio”. E conclude: “Io non voglio usare il web come ha fatto Grillo, voglio che il web usi me come ha fatto in questa occasione, per una cosa che tutto sommato mi sembra anche utile”.

ALCUNI TWEET:

Magalli non è solo tv ma ormai, specialmente dopo il video con i The Pills (famosa la frase ‘fa na canna zì’), è una vera Web Star/Internet Sensation, singolare veicolo di espressione del malcontento italiano.

GUARDA IL VIDEO:

Dal suo profilo pubblico su Facebook ieri sera ha postato una foto e il seguente commento: “Oggi è stata una giornata lunga e piena di avvenimenti che voglio condividere con voi perché ne siete parte in causa. La volata nel sondaggio de il Fatto Quotidiano ha provocato moltissime reazioni. Mi hanno cercato, nell’ordine, Bruno Vespa, il Tg2, il Tg4, Tg5, Agorà ed una quindicina di giornalisti. A tutti ho cercato di spiegare come il nostro sia soprattutto un segnale che vogliamo lanciare, con passione ed impegno, per significare a chi di dovere che è veramente ora che qualcosa cambi.
Io sono stato scelto da tanti amici del Web come volto di questa insurrezione sorridente, come ho voluto chiamarla, ma avrebbero potuto scegliere molti altri volti al posto del mio e la protesta sarebbe stata egualmente efficace, perché la faccia da mettere è, sì, importante, ma quelle che contano sono le facce da togliere. Mi ha chiamato anche un giornalista de Il Fatto. Ha scherzosamente cercato di farmi dire due cose: la prima è che sarei pronto a ritirarmi dal ballottaggio, come a dire che lo scherzo è finito… e poi che i miei voti se li potrebbe prendere Rodotà che a me è persona che non dispiace.
Ecco, io ho detto di no ad entrambe le proposte, perché sarebbe stato prendere in giro le migliaia di persone che hanno sostenuto questa pazza idea, pur sapendo tutte perfettamente che si tratta solo di un gesto simbolico.
Quindi se domattina doveste leggere sui giornali che mi ritiro dal ballottaggio o che regalo i miei voti, non credeteci!
La mia faccia è e resta a disposizione di chi vuole usarla per esprimere il suo sdegno, la sua indignazione, ma soprattutto la sua speranza. Un abbraccio a tutti”

La risposta dei suoi fan è ovviamente positiva e piena di entusiasmo ma colgo l’occasione per riprendere una riflessione di Marco Tonus: “Sventurata la terra che ha bisogno di Magalli”.

 


 

Per insulti e critiche:

Mathew Meladoro |

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