Naturopatia: cos’è?

14 Novembre 2014
Imma I.
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Una notizia di qualche mese fa ci avvisava che dato il largo consumo tra la popolazione di antibiotici, questi ultimi ormai stanno perdendo sempre di più la loro efficacia.
Il consiglio è quello di non abusarne, anzi cercare di utilizzarli il meno possibile e solo dietro prescrizione medica.
In effetti negli ultimi anni un po’ tutti facciamo un uso smodato di medicinali chimici, tralasciando i vecchi rimedi della nonna che di sicuro male non fanno.
Curarsi con le erbe, con il miele, è possibile? È efficace?
In questo contesto si inserisce la parola ‘Naturopatia’ (o ‘naturopata’), curare il corpo attraverso la Natura e la mente. Ascoltando tutti quei segnali psicosomatici che il corpo ci manda.
La Naturopatia non sostituisce, mai potrebbe farlo, la medicina allopatica, occidentale. Per intenderci quella a cui pensiamo ogni qual volta che ci sentiamo male, ma le si affianca e cerca di collaborare trovando strade più dolci, cercando di risolvere molte cose attraverso pratiche più naturali.
Oltre a uno studio approfondito delle erbe e dei rimedi naturali, c’è quello delle tecniche di rilassamento, la pratica dello Yoga, l’importanza dei massaggi rilassanti, l’antica tecnica dell’agopuntura cinese.
L’insieme di tutte queste pratiche, comprese l’aromaterapia, la fitoterapia e la cromoterapia, fanno parte della scienza madre e vengono studiate dal naturopata, colui che pratica la conoscenza della Naturopatia.
L’aromaterapia è anch’essa una scienza antica, aiuta a risolvere molti problemi fisici attraverso la respirazione di oli essenziali.
Nel 1936 il chimico francese René-Maurice Gattefossé scrisse un libro sull’importanza di questa pratica, ‘Aromatherapie’, nel quale iniziava ad approfondire l’importanza dell’inalazione o del contatto con la pelle degli oli essenziali.
Alcuni di questi se inalati stimolano il cervello a rilasciare sostanze in grado di combattere stati di stress o di affaticamento.
Oltre a questo scopo si cerca di stimolare il cervello a ricordi positivi attraverso la memoria olfattiva.
In quanti ricordiamo un posto, un luogo, o associamo un ricordo a un odore?
Risvegliare la parte olfattiva significa risvegliare anche la parte più creativa del nostro cervello.
Gli oli essenziali più usati sono sicuramente la lavanda e il Tea tree.
La lavanda viene utilizzata per rilassarsi, può essere usata anche per effettuare massaggi per decontrarre i muscoli.
Il Tea tree oil viene impiegato in molti modi. Ha proprietà antibatteriche, antimicotiche, cicatrizzanti e antiodoranti, lenisce i rossori e i problemi alla pelle.
Ognuno però dovrebbe fare un percorso personale e trovare l’olio più adatto al suo caso, la natura ci fornisce molte varianti e solo dopo varie sedute si può scegliere per cosa optare.
Questi oli vengono utilizzati soprattutto nelle situazioni di stanchezza e nei periodi di forte stress o di disagio emotivo.
È importante imparare ad utilizzarli e a scegliere a seconda del periodo che viviamo quello più indicato a noi.

Con lo stesso principio è giusto dedicarsi alle tecniche di rilassamento più adatte, ci sono quelle per chi ha problemi allo stomaco, per chi ha problemi al colon, chi accumula lo stress alla base del collo, chi ha problemi di respirazione da cui molte volte dipendono crisi d’ansia e attacchi di panico.
Tutti questi rimedi naturali possono davvero aiutare le persone che soffrono di patologie che vengono sottovalutate in molti casi, perché ritenute minori ma che in molti casi diventano davvero limitanti per chi le vive quotidianamente. Il naturopata ascolta il paziente, si confronta con un medico e se non c’è nulla di organico procede alla cura del corpo attraverso un ascolto attento e mirato, dando al paziente anche le basi per cavarsela da solo nelle circostanze future.
Molte sono le piante, o gli elementi naturali che possono dare beneficio al corpo. Per problemi di pressione o venosi è molto indicato il peperoncino, per la psoriasi l’argento colloidale. L’antibiotico naturale più efficace è di sicuro l’aglio.
Ognuno di questi elementi va assunto però nella giusta misura e sotto consiglio di un professionista del settore, altrimenti potrebbero esserci solo danni.
Anche alcune depressioni lievi o problemi del sonno possono essere risolti con piante che hanno lo scopo di placare le tensioni, come la camomilla, la malva e la melissa.
Molto c’è da dire su questo argomento e spero, se vi fa piacere, di potervi illustrare poco alla volta i benefici di ogni aspetto. Indicando anche le giuste terapie per alcuni malanni di stagione.
In questo periodo invernale è normale andare incontro a raffreddamenti, in questo caso vanno benissimo i decotti di mele come faceva la nonna, oppure il latte caldo o la camomilla con il miele, la propoli, o anche vaporizzazioni di Tea tree oil,
Tutti rimedi facilmente reperibili in qualsiasi erboristeria.
Per le alterazioni ormonali si utilizzano la Soia e il trifoglio rosso; può aiutare moltissimo nei casi depressivi l’Iperico, mentre per l’ansia si può assumere Passiflora; Carciofo, Cardo Mariano e insalate amare sono indicatissimi per depurare il fegato.
Come dicevo all’inizio la Naturopatia non può sostituire la medicina tradizionale, ma può affiancarla. Nessun intruglio strano, nessuna stregoneria, non code di rospo o bava di lucertola, ma professionisti seri che amano questa scienza e la Natura.
Se avete domande, o dubbi riguardo a qualche disturbo, magari dalle analisi è uscito che è tutto ok e il medico ha ridimensionato la cosa che invece vi crea problemi, non fatevi problemi. Parliamone, potrebbe essere motivo di approfondimento per un prossimo articolo, con consigli mirati a determinate patologie.
A presto!

Imma I.

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