#LineaGialla: Meredith non era poi così eccezionale per essere ammazzata

27 Febbraio 2014
Redazione YOUng
Per leggere questo articolo ti servono: 3minuti

In questa puntata di Linea Gialla, andata in onda un paio di giorni fa, si parla dell’omicidio di Meredith Kercher.

meredith

Ospite in studio Raffaele Sollecito e, nella parte di “avvocati” della difesa e dell’accusa, rispettivamente Roberta Bruzzone e Vittorio Feltri.

E proprio a causa di alcune frasi proferite da quest’ultimo, abbiamo ritenuto opportuno scrivere una lettera alla redazione di Linea Gialla, nella persona di Salvo Sottile, viste anche le numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto per queste esternazioni irrispettose di Feltri.

Riportiamo solo alcune delle parole di Feltri, che nemmeno chiamava Meredith, avendone dimenticato il nome, come lui stesso dice, forse permettendosi di scherzare in un contesto simile:

Mi deve spiegare per quale motivo questo signore avrebbe dovuto uccidere questa ragazza… Perché io sono un ignorante, non so niente di chimica… La volevi scopare? … Non ha senso incriminare questo giovanotto! … Si stava laureando … c’aveva una fidanzata bellissima, va ad accoppare questa qui che non era neanche eccezionale!

Non serve sottolineare quanto siano gravi. L’intero intervento di Feltri è stato grave.

Ecco, dunque, la nostra lettera aperta:

Al presentatore di ‘Linea Gialla’ Salvo Sottile.

Siamo un gruppo di social blogger che da anni si occupa di tematiche di genere, violenza sulle donne e linguaggio giornalistico.

Le scriviamo perché siamo indignate per quanto accaduto l’altro ieri, 25 febbraio, all’interno del suo programma in merito all’omicidio di Meredith Kercher.

Premettiamo che le segnalazioni arrivateci sono state numerosissime.

Iniziamo col dire che siamo rimaste spiacevolmente colpite da come sia stata trattata la triste vicenda – ricordiamolo, di una ragazza ammazzata brutalmente -, trarisatine e battutine a doppio senso.

Vittorio Feltri, suo ospite, ha inizialmente affermato: “Non riesco a capire che interesse potesse avere questo giovanotto a uccidere questa ragazza qui, che non era una meta inarrivabile”. Per poi continuare sarcastico, rivolgendosi a Sollecito: “Te la volevi scopare?”

Siamo già davanti ad esternazioni gravissime, in cui si afferma che una ragazza ammazzata in quel modo non era nemmeno così appetibile per Raffaele Sollecito e che quindi, già soltanto questo, secondo Feltri, lo assolverebbe.

Ci ritroviamo per l’ennesima volta in una situazione in cui vengono esternate, senza smentita, erronee e gravissime credenze secondo le quali la presunta bellezza della vittima giocherebbe un ruolo decisivo e fondamentale per scatenare un un atto di violenza o un omicidio.

Dobbiamo ancora una volta precisare che la violenza sulle donne, che sia uno stupro o un femminicidio, è un fenomeno trasversale che non conosce limiti di età, ceto sociale e aspetto fisico?

Non contento, Feltri prosegue con: “Non ha senso incriminare Sollecito, perché doveva farlo? Si stava laureando, stava facendo la tesi, c’aveva una fidanzata bellissima… va ad accoppare questa qui che non era neanche eccezionale?”

I toni di Feltri sono inaccettabili, viene fatto un confronto in base all’aspetto fisico tra una ragazza che ha perso la vita in modo così violento e la presunta assassina – tra l’altro con immagini ad hoc mandate dalla regia – e l’innocenza dell’altro assassino viene data per scontata in base all’appetibilità della vittima, come se la presunta avvenenza di quest’ultima fosse direttamente proporzionale alla possibilità di essere uccisa.

Non capiamo come abbia potuto permettere tutto ciò. Non riusciamo davvero a capacitarci di come lei, senza batter ciglio, abbia continuato a far esternare delle cose così gravi da un suo ospite.

Come ha potuto trasmettere, in un Paese che ogni anno conta più di 130 donne ammazzate, davanti a milioni di spettatori, dei messaggi così poco rispettosi verso quella ragazza, la sua storia, e verso tutte le donne vittime di femminicidio?

Come può farsi promotore della non violenza e portare avanti messaggi e campagne contro la violenza sulle donne, se nel suo studio e in sua presenza, senza alcuna obiezione da parte sua, sono state affermate parole così gravi da parte di un suo ospite?

Comunicazionedigenere

L'AUTORE
La redazione di YOUng
SOSTIENI IL PROGETTO!
Sostienici
Quanto vale per te l’informazione indipendente e di qualità?
SOSTIENICI