Diagnosi letterarie: Chi ha avvelenato il Cappellaio Matto?

15 Gennaio 2014
Jakob Panzeri
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di Jacob Panzeri

Bentornati, amici, alle Diagnosi Letterarie! Sto sorseggiando un the al limone con l’ospite di questa settimana mentre mi mostra con orgoglio il proprio cappello a cilindro. Le origini del cappello si perdono nel tempo: era già usanza dell’uomo del Neolitico indossare dei cappelli di paglia; il primo cappello moderno è considerato il petasos degli antichi greci, un copricapo a larghe falde di feltro indossato da Hermes e citato a Roma nell’Anfitrione di Plauto. Ma nessuno più del nostro ospite si intende di cappelli, il cappellaio più famoso di tutta la storia del cinema e della letteratura: IL CAPPELLAIO MATTO.

20110224-mad_hatterLewis Carrol non ci fornisce alcuna descrizione fisica del Cappellaio. L’iconografia popolare del personaggio si ispira alle immagini di John Tenniel della prima edizione di “Alice nel paese delle Meraviglie” (1865). Un enorme cappello a cilindro incornicia il piccolo volto dal sorriso sornione di un omino vestito con un frac variopinto e un panciotto fantasia. Secondo alcuni critici anglosassoni, il cappellaio Matto di Tenniel sarebbe una caricatura di Benjamin Disraeli, il primo ministro della Regina Vittoria. In effetti il Cappellaio Matto è un personaggio delle alte sfere: era un importante funzionario di corte, il grande ortocilindro, caduto in disgrazia agli occhi della Regina Rossa per aver cantato al festival “Twinkle Twinkle little Bat, Vola vola pipistrello”.

aliceUna delle rappresentazioni più riuscite del Cappellaio è sicuramente l’interpretazione di Johnny Depp in Alice in Wonderland (2007) di Tim Burton. Vi siete mai chiesti perché Johnny Depp ha delle macchie arancioni sul viso? Lo scopriremo insieme!

IL CAPPELLAIO MATTO E’ STATO AVVELENATO

Il primo indizio alla nostra indagine lo fornisce il Ghiro. Il ghiro dorme a tavola per tutto il tempo ma risvegliato dai vivaci spintoni della Lepre marzolina inizia a raccontare una favola senza senso ossessionato dalla teriaca: la storia di alcune fanciulle che vivono in fondo a un pozzo e si nutrono continuamente di teriaca. La teriaca è una panacea, un antico preparato farmaceutico di origini antichissime. L’invenzione della teriaca viene attribuita a Crateva, il medico ufficiale del re Mitridate. Carne di vipera, succo d’acacia, vino e finocchio, una sbobba pazzesca e un antidoto universale contro cinquanta sostanze: tra di esse anche il mercurio.

John+Tenniel-The+Mad+Hatter+And+The+March+HareIl cappellaio matto presenta tutti i sintomi da sindrome di intossicazione cronica da mercurio. Il mercurio si deposita a livello cerebrale causando un grave deficit psichiatrico/neurologico.

Deficit psichiatrico: uno dei primi sintomi del mercurialismo è una sofferenza psichica caratterizzata da fobia sociale/repentini cambi di umore/disturbo schizoide di personalità.

Il Cappellaio Matto incontra Alice per la prima volta . La sua reazione iniziale è negativa: chiede alla Lepre di cacciarla via perché non c’è posto a tavola. Lo schizoide ha un carattere introverso, solitario, con uno stile di vita poco aperto alla novità. Dopo le feste di palazzo, il Cappellaio si è ridotto a vivere in solitudine in una piccola casetta, di fronte alla casa della Lepre e del Ghiro con cui prende il the, tassativamente alla cinque.

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Sono sempre le cinque per il suo orologio. Nulla può turbare la sua routine. All’improvviso cambia idea: accoglie benevolmente Alice e inizia a sottoporla divertito a una serie di indovinelli e domande a trabocchetto.

All’interno dello schizoide si cela un’immaginazione vivida, ricca e articolata. Nonostante le apparenze egli ricerca e desidera l’affetto e il rispetto dell’altro, salvo poi rigettarlo per paura dell’abbandono. Tutte le sue energie emotive sono concentrate nel coltivare un proprio mondo interno, animato da straordinarie fantasie.

L’indovinello più celebre del Cappellaio Matto è sicuramente :” Perché un corvo somiglia a uno scrittoio?” sostituito nelle prime tradizione italiane e nella versione Disney del 1951 con “Perché i tramonti sono pupazzi da legare?”

Al deficit psichiatrico si associa il deficit neurologico. Ascoltiamolo:

CAPPELLAIO MATTO:Era cerfuoso e i viviscidi tuoppi ghiarivan foracchiando nel pedano: tutti mifri i vilosnuoppi mentre squoltian i momi radi invano.
ALICE : Scusi, non ho capito, che cos’era?
CAPPELLAIO MATTO: Il ciciarampa come vira spinto, ganascia sgrami artiglio scorticante”

200px-MadhatterE’ senza dubbio una afasia di Wernicke. Un disturbo dell’elaborazione del linguaggio caratterizzato da un eloquio fluente ma privo di senso logico, ricco di parafasie e di neologismi. La deposizione del mercurio deve avere lesionato l’area 22 di Brodmann nel lobo temporale superiore dell’emisfero sinistro.

Ma perché Johnny Depp ha le macchie sulla pelle? Il mercurialismo è correlato in primis a un deficit neurologico/psichiatrico ma non solo: può manifestarsi anche con disturbi all’apparato renale o digerente e dare una manifestazione eritematosa caratterizzate da macchioline arancione. Esattamente come nella versione di Johnny Deep.

Rimane l’ultima domanda: ma chi ha avvelenato il cappellaio Matto? E’ stato forse un complotto di palazzo? No!

Ad aver avvelenato il Cappellaio Matto sono stati i suoi tanti amati cappelli.

CAPPELLAIO MATTO: Avete una testa deplorevolmente grande. Mi piacerebbe farvi un cappello.
REGINA ROSSA: Un cappello?
CAPPELLAIO MATTO: Si. Ah, lo facevo per la Regina Bianca, non c’era molto da lavorare, poverina, ha la testa troppo piccola.
REGINA ROSSA: Minuscola, una specie di neo.
CAPPELLAIO MATTO: Ma questa! Cosa potrei fare con un simile monumento, con questo pianeta, con questo magnificente ed eroico globo.
REGINA ROSSA: Cosa potresti fare? Liberalo Stayne. Come può lavorare se è in catene?
CAPPELLAIO MATTO: Vediamo, posso farvi una cuffia o una paglietta. O qualcosa per il boudoir. Una glosh, un berretto a cono, una papalina, una reticella, un pugrid, un cappello a cilindro, un tamoshante, una bombetta, un bicorno, un tricorno, un mandò, una ventaglia, una da notte, un garibaldino…
ALICE: Cappellaio!
CAPPELLAIO MATTO: un…?
REGINA ROSSA: Lasciateci”

(Da Alice in Wonderland)

Alice-in-Wonderland-Johnny-Depp-Cappellaio-MattoIl mercurio infatti veniva utilizzato in grandi quantità nell’Ottocento nella lavorazione del feltro per fare i cappelli. Testimonianze del tempo e studi epidemiologi moderni hanno dimostrato come i cappellai dell’epoca vittoriana fossero esposti a deficit psichiatrici/ neurologici da intossicazione di mercurio. Sì, il cappellaio è stato avvelenato e reso folle dai suoi cappelli.

Il mistero è risolto, ma prima di lasciarci il Cappellaio Matto vuole ballare la deliranza. Sarà stonato a cantare, ma è il ballerino più bravo del mondo e del sottomondo.

http://youtu.be/TZ8CvaI8I_Q

Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore” (Italo Calvino)

Per approfondire: PubMed http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1550196/

 

 

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