Grillo: "Napolitano come Gesù. Ultima cena dei politici"

31 Dicembre 2013
Luca Michetti
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Beppe Grillo torna all’attacco dei partiti e lo fa con un post inquietante dal titolo “”L’ultimo cenone“. “Non si mette in dubbio la parola del Signore quando il suo nome è Napolitano, chi non ha fede nella Repubblica dei Partiti e nei suoi trombettieri è un povero miscredente, un populista, un terrorista mediatico, un potenziale camorrista, un neo brigatista. Ci hanno venduto per trenta denari, ma ora li chiamano euro. Hanno distrutto l’ambiente e lo chiamano progresso. Hanno corrotto le nostre anime con il consumismo e lo chiamano sviluppo”.

Per Grillo, il più grande augurio che si possa fare all’Italia e agli italiani, è che questo festeggiamento possa essere l’ultimo dei politici italiani: “a Capodanno c’è il cenone. Un augurio sincero a questa classe politica di gustarlo fino in fondo. Potrebbe essere l’ultimo. Un ultimo cenone che potrebbe ben rappresentare, sempre metaforicamente si intende, l’ultimo pasto dei condannati a morte ai quali non si nega nulla prima della fine. Un pasto luculliano, pantagruelico, esagerato in cui nulla deve mancare, un ultimo cenone da ricordare nei tempi bui”.

“Nell’ultima cena, Giuda tradì Cristo, nell’ultimo cenone i commensali sono centinaia e tutti, indistintamente, ma ognuno con le sue caratteristiche, hanno tradito gli italiani. Il bacio di Giuda sono le menzogne che ogni giorno, l’ultimo dell’anno compreso, hanno raccontato e raccontano alle persone. Quest’anno è stato magnifico, le tasse sono diminuite e persino il Pil è aumentato, risvegliato come Lazzaro dalla tomba della recessione. Il prossimo anno, udite, sarà ancora meglio” conclude ironicamente Grillo, pronto, stasera, a fare il suo discorso di fine anno in contemporanea con quello di Giorgio Napolitano.

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