La Terra dei Fuochi tra polemiche e manifestazione si prepara per oggi

15 Novembre 2013
Marilena Passaretti
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Arriva sul tavolo del Consiglio dei Ministri il decreto per la Terra dei Fuochi.

Sarà previsto il carcere per chi inquina su tutto il territorio nazionale. Intanto, il Governo fa sapere che potrebbe essere necessario anche l’intervento dell’esercito. L’intenzione è quella di far recuperare credito ai prodotti campani attraverso la militarizzazione del territorio che dovrebbe fungere da garante, e l’arrivo di un marchio di qualità.

Arrivano, inoltre, altre polemiche dovute alla copertina di ieri dell’Espresso con il servizio “Bevi Napoli e poi muori”, un dossier della Marina Militare statunitense sulla qualità dell’acqua in Campania. Tempestiva la risposta della Regione che si difende dicendo: “Sono dati vecchi e inconsistenti” e valuta l’intervento per vie legali. C’è grande attesa intanto, per la manifestazione di domani. Polemiche sulla dichiarata partecipazione del sindaco De Magistris. “Il sindaco – ha replicato il primo cittadino napoletano – è libero, autonomo come lo sono tutti i cittadini e soprattutto, non prende consigli da nessuno”. De Magistris ha ricordato il suo impegno nella lotta contro lo sversamento di rifiuti tossici durante la sua carriera da magistrato e spera che la protesta di domani possa essere senza cappelli politici “Ma la libera manifestazione di cittadini che vogliono territori puliti”.

L’ hashtag #stopbiocidio si leggeva anche oggi, durante la protesta degli studenti. Protesta giunta allo scontro con la polizia a Via De Gasperi, nei pressi dell’assessorato all’ambiente. Il corteo era partito stamattina da Piazza del Gesù e aveva visto la presenza di studenti delle scuole superiori e universitari compresi esponenti della sinistra antagonista. Gli scontri si son verificati verso mezzogiorno: tre ragazzi sono stati fermati. Le cariche di alleggerimento si sono protratte da via De Gasperi fino alla sede dell’ex Facoltà di Giurisprudenza. Al termine del corteo i ragazzi hanno raggiunto la sede di Palazzo Giusso dell’Orientale per ricompattarsi e dirigersi verso Via Medina, difronte alla Questura, dove si è tenuto un presidio per richiedere il rilascio dei manifestanti fermati.

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