Deputati italiani guadagnano 6 volte più dei cittadini e inglesi si preparano ad aumentarsi lo stipendio

17 Luglio 2013
Aurora Scudieri
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tabella Guadagnare mille euro al mese, un sogno per molti giovani italiani, che spesso non raggiungono i 3 zeri e si devono accontentare di 6cento o 8cento euro per un full time. Questa è l‘Italia vera, quella schiacciata dalla crisi. E poi c’è l’altra Italia, quella che inizia alle porte di Montecitorio dove i nostri deputati per una volta sono in altro, al decimo posto, in una classifica, quella  dell’Economist (foto) che calcola i guadagni dei politici in base alla proporzione sul pil. Un deputato italiano, infatti, ogni mese porta a casa uno stipendio lordo mensile che, tra indennità parlamentare, diaria e rimborso di trasporto, supera i 16mila euro: il 60% in più rispetto alle media Ue. Per fare solo un paio di paragoni in Francia i politici eletti guadagnano circa 14mila euro e in Germania invece poco più di 12mila. In cima ci sono Nigeria e Kenya, entrambi stanno addirittura cercando di portare gli stipendi dei membri del Parlamento da 75mila a 125mila dollari l’anno e quello del primo ministro da 430mila dollari, 240 volte più del reddito medio.

Ma i politici italiani possono fare di meglio, lo sappiamo, e così raggiungono il primo posto nella classifica dell’Ocse sul gap tra stipendi dei cittadini e dei parlamentari in Europa. 23.400 euro l’anno per il “popolo”, contro una busta paga moltiplicata per sei: 144mila euro per un parlamentare.

Il tema è tornato in cima alle pagine dei giornali per l’imminente scelta dei parlamentari della Gran Bretagna che, in piena Recessione economica, stanno per decidere di aumentarsi lo stipendio dell’11%, ovvero di circa 9mila euro, con la scusa della riduzione di alcuni benefit e privilegi pensionistici.
In Inghilterra un parlamentare oggi intasca 66.396 sterline e passerebbe a guadagnarne così 74mila. Perchè tale decisione? I parlamentare inglesi oggi guadagnano meno dei dirigenti pubblici e dei professori universitari e per l’anno 2011/2012 e 2012/2013 si sono volontariamente congelati lo stipendio. Stanchi di fare i “buoni”, dunque, i politici, forse guardando le medie europee, hanno deciso di riprendersi qualcosina, ma l’aumento non li porterebbe comunque in cima a quella classifica nella quale noi siamo al decimo posto.

La misura, che diventerebbe effettiva in autunno, sta scatenando le ire del popolo che dopo gli scandali sulle spese dei politici e i salari che non riescono a salire, si sentono presi in giro da chi invece dovrebbe tutelarli: i propri politici. Benvenuti nel Club!!

Dalla parte del “popolo” anche alcuni parlamentari, come a il vice premier, Nick Clegg, il quale ha già annunciato che restituirà l’aggiunta al suo stipendio, il laburista John Mann che l’ha definita “una catastrofe” per la reputazione del Parlamento ed Ed Milliband, capo dei laburisti il quale ha reso noto che il suo partito è pronto a rifiutare tale aumento.

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