Una moneta di platino da un miliardo di dollari per il "debt ceiling" americano

5 Gennaio 2013
Marco Ambrosini
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debt ceilingDopo il “fiscal cliff” gli States hanno il problema del “debt ceiling”! Come risolverlo ? Qualcuno negli States ha pensato di coniare una singola moneta di platino da un trilione di dollari, che consentirebbe al governo degli Stati Uniti di ottenere un aumento del tetto del debito, aggirando il Congresso, un trucco senza precedenti che gli esperti hanno considerato fattibile.
Comunque il problema resta: infatti gli accordi sul “baratro fiscale” non risolvono il problema del debito pubblico americano, quantomeno non lo risolvono completamente.
L’ultimo a dare credibilità a questa scelta curiosa, per evitare la minaccia di fallimento, è stato tale Jerrold Nadler, deputato, per il quale l’idea “sembra stupida, ma è assolutamente legale.”
“Per ostacolare il ricatto per distruggere l’economia nazionale, si devono prendere in considerazione alternative”, ha detto il deputato, riferendosi alla minaccia di opposizione repubblicana per non consentire l’aumento del tetto del debito se il governo non avesse presentato tagli drastici alla spesa federale .
E’ meglio spiegare: l’accordo ottenuto da Obama ha risolto, o quasi risolto, il problema del deficit; ma ora il governo americano deve a fronteggiare il problema del “Tetto del debito” appunto il “debt ceiling”.
Infatti, a differenza dell’Europa dove non esiste un tetto legale al debito pubblico, che viene controllato ed emesso dai vari ministeri economici, per una legge del 1917 in America al contrario esiste un tetto al debito federale USA, tetto il cui superamento deve essere di volta in volta autorizzato dalla Camera dei rappresentanti. Nel caso in cui non venga concesso il superamento di questo limite automaticamente devono avvenire dei tagli alla spesa pubblica tali da ridurre il deficit di bilancio con tutte le conseguenze che si possono immaginare: non pagamento degli stipendi, delle pensioni e delle altre prestazioni sociali. Una situazione da “Grecia effetto Merkel”.
L’attuale tetto di 16.394 miliardi in America, fissato nel gennaio 2012, è stato purtroppo raggiunto a dicembre.
Un fatto perfettamente prevedibile, visto il deficit medio di bilancio federale dell’8% .
Per evitale il blocco dell’attività dello stato federale, ecco venire a galla la soluzione della moneta miliardaria di platino: il Dipartimento del Tesoro ha, per legge, (sez K della legge sui poteri di emissione del Tesoro) la possibilità di coniare monete in platino con “Specifiche, disegno, varietà , quantità e valore nominale e inscrizioni” approvate dal Segretario al Tesoro e a sua discrezione.
Quindi qualche mente diabolica fin dal 2011 ha avuto l’idea di emettere una moneta in platino del valore nominale di un miliardo di dollari, di depositarla sul conto presso la Federal Reserve di New York così mettendo a disposizione del governo un miliardo di dollari per far fronte “sulla carta” al debito pubblico e scavalcare il Congresso senza avere effetti, almeno nel breve periodo, sull’inflazione della carta moneta stampata dalla FED.
Insomma, creare una moneta metallica per prendere tempo, discutere con calma, sistemare le cose e certamente non andarci a prendere il caffè per la difficoltà di ottenere il resto !
Risolto il “fiscal cliff” così si risolverebbe anche il “debt ceiling”. Geniale, perverso e un po’ idiota.

Comunque, la soluzione della medaglia di platino ha cominciato a circolare su Internet nel 2011 e molti economisti l’hanno presa seriamente in considerazione. Infatti si ripete, per legge, il Tesoro americano può coniare una moneta di platino e assegnare il valore desiderato, qualcosa di simile alla limitata produzione di monete per collezionisti dai valori relativamente bassi. Una tecnica che avrebbe consentito di non superare il limite di indebitamento autorizzato (16,4 miliardi di dollari) e che, grazie alla tecnica contabile del Tesoro, ritarderebbe di un paio di mesi la necessità di aumentare il massimale e non dichiarare il fallimento.
La cosa curiosa è che il Tesoro americano non ha la possibilità di stampare il denaro, che è prerogativa della Federal Reserve, ma il ricorso legale per “moneta di platino” anche se abbastanza stravagante, avrebbe potuto evitare il ripetersi dei dibattiti aspri legislativi nell’estate 2011, che hanno portato alla perdita della tripla A sul debito degli Stati Uniti per la prima volta nella storia. Un uso politico della moneta e un tantino truffaldino.

Il premio Nobel Paul Krugman ha affrontato la “coniazione eccezionale particolare” Mercoledì scorso, come una possibilità reale, sostenendo che “viviamo in un tempo strano a livello economico, in cui le regole normali non contano.”: se lo dice lui !

Comunque, la Casa Bianca ha riferito di aver ricevuto una petizione dei cittadini per la creazione di una moneta di platino da un miliardo di dollari, una richiesta che ha già raccolto quasi 3.000 firme delle 25.000 necessarie affinché l’esecutivo debba prenderla in considerazione. La giustificazione dei firmatari è che la scelta della moneta di un miliardo di dollari “non è più assurda che giocare d’azzardo con l’economia degli Stati Uniti e del mondo.” I problemi si troverebbero nel pericolo di creare un precedente, bypassando tutte le procedure normali, oltre agli effetti imprevedibili sull’inflazione dei soldi “stampati” dalla FED, anche se molti economisti, si ripete, non lo considerano un rischio. La Casa Bianca ha ribadito che considera eventualmente costituzionale ricorrere a questa opzione, anche se non un po’ di media americani sono stati e sono dubbiosi sul ricorso a tale soluzione. Staremo a vedere.
Comunque, qualcuno si domanda però: ma perché a suo tempo avete tolto la convertibilità del dollaro con l’oro rendendo sempre di più la carta moneta oggetto di speculazioni finanziarie staccate dal mondo reale, dall’economia reale ?
Forse volevano sostituire l’oro col platino ?

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