Sanremo, ecco i duetti internazionali

16 Febbraio 2012
Veronica Valli
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Sanscemo

Stasera Sanremo si fa internazionale. I cantanti big in gara si esibiranno infatti con brani italiani che hanno fatto successo all’estero e saranno accompagnati da ospiti stranieri di tutto rispetto. Andiamo a vedere chi si esibirà con chi e cosa proporranno insieme.


Nina Zilli e Skye dei Morcheeba con Never Never Never: si tratta di “Grande Grande Grande” di Testa e Renis, cantata magistralmente da Mina. Poi fu rivisitata da Shirley Bassey che le diede lustro anche oltreoceano.


Samuele Bersani e Goran Bregovic con My Sweet Romagna: è “Romagna Mia” di Secondo Casadei nella versione di Checco Marsella dei Giganti.


Dolcenera e Professor Green con My life is mine:“Vita spericolata” di Vasco Rossi rivisitata dalla cantante soul Thelma Houston.


Pierdavide Carone/Lucio Dalla e Mads Langer con Anima e Core: un grande classico della canzone napoletana, qui interpretato nella versione proposta da Michael Bublè.


Irene Fornaciari e Brian May con I who have Nothing: “Uno dei Tanti” resa famosa da Joe Sentieri e poi riproposta da tanti, tra cui Liza Minnelli.


Emma e Gary Go con If Paradise is half as nice: è “Il paradiso della vita” di Battisti-Mogol (tanto cari al festival), che all’inizio non ebbe gran successo in Italia, salvo averne poi in Gran Bretagna ed essere quindi cantata da Patty Pravo col titolo “Il Paradiso”, che la consacrò a hit anche nel Bel Paese.


Matia Bazar e Al Jarreau con Speak softly Love: è il tema d’amore de “Il Padrino” scritto da Nino Rota. Pezzo molto intenso e apprezzato praticamente ovunque.


Noemi e Sarah Jane Morris con To feel in love: ancora Battisti e Mogol, questa è “Amarsi un po’”.


Francesco Renga e Sergio Dalma con El Mundo: “Il Mondo”, arrangiata da Ennio Morricone e portata al successo da Jimmy Fontana, che la cantò anche in spagnolo e catalano.


Arisa e Josè Feliciano con Que Serà: dopo aver guadagnato il secondo posto a Sanremo coi “Ricchi e Poveri”, fu poi reinterpretata proprio da Feliciano. Questa versione divenne poi l’inno degli immigrati e fu bandita a Cuba.


Chiara Civello e Shaggy in You don’t have to say you love me: è “Io che non vivo”, successo sanremese degli anni Sessanta. Entrò poi anche nel repertorio di Elvis.


Gigi D’Alessio/Loredana Bertè e Macy Gray con Flame: “Almeno tu nell’universo” brano reso popolare da Mia Martini; questa versione invece fu fatta da Thelma Houston a metà anni Novanta.


Eugenio Finardi e Noa con Surrender: la mitica “Torna a surriento”, che in questa versione fu una dei success di Elvis.


Marlene Kuntz e Patti Smith con The world became the world: si tratta di “Impressioni di settembre” della PFM, brano molto amato dai Marlene e naturalmente famoso anche all’estero.


Inoltre, Gianni Morandi farà un tributo personale a Mia Martini con “Gli uomini non cambiano” di Giancarlo Bigazzi.

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