Per gli atleti, i massaggi non sono plus a cui si può rinunciare a cuor leggero, ma rappresentano dei veri e propri strumenti di miglioramento delle prestazioni. Proprio per questo motivo, essi vengono praticati con costanza, non solo dopo le gare, ma anche prima degli eventi sportivi e nel corso della settimana. I massaggi pre-gara, in particolare, sono svolti nelle due ore che precedono l’inizio della prestazione, mentre quelli post-gara vanno eseguiti nelle 24 ore successive. Nel corso della settimana, poi, servono altri massaggi, in fase di allenamento, che sono finalizzati a garantire la ripetizione delle performance.
Chi si occupa del massaggio sportivo
A effettuare questo tipo di massaggio non può che essere un professionista del settore, dotato di una formazione adeguata. Il corso massaggio sportivo organizzato dall’Accademia Massaggi, per esempio, permette di conoscere tutte le nozioni teoriche necessarie in questo ambito, ma anche di apprendere le tecniche utili per un’esecuzione corretta e in grado di assicurare risultati apprezzabili. Il massaggio sportivo, infatti, con la sua azione interviene sul ventre muscolare: in questo modo agevola una disponibilità energetica superiore in occasione del gesto atletico successivo.
Come funziona e agisce un massaggio sportivo
Il massaggio permette di aumentare e potenziare il metabolismo di chi lo riceve, e cioè si traduce in uno smaltimento dell’acido lattico che è stato accumulato nel corso della prestazione. Come si è detto, esso è molto importante tanto nello svolgersi della gara quanto per la preparazione atletica: sarebbe preferibile che tra il massaggiatore e l’atleta maturasse una relazione di fiducia improntata alla confidenza. Le strutture scheletriche e muscolari degli atleti professionisti hanno caratteristiche differenti rispetto a quelle di chi non fa sport, dal momento che essi vanno incontro a modificazioni fisiologiche che variano a seconda della disciplina che si pratica.
L’affaticamento muscolare
L’affaticamento è una peculiarità delle cellule muscolari: esse non si contraggono neppure nel caso in cui vengano stimolate. Sono molteplici le ragioni per le quali si può verificare un affaticamento: per esempio la mancanza di acqua, che provoca disidratazione, ma anche la scarsezza di substrato, e cioè di proteine, di glicidi e di lipidi. Una terza causa può essere individuata nella cosiddetta acidosi lattica, che consiste in una concentrazione molto elevata di acido lattico.
Perché c’è bisogno dei massaggi sportivi
Tanto a livello dilettantistico quanto a livello professionistico i massaggi sportivi sono preziosi perché contribuiscono ad aumentare le prestazioni atletiche e a migliorare le capacità. I benefici che ne derivano valgono sia per il pre-gara che per il post: nel primo caso si parla di incrementare il tono e la capacità muscolare, oltre che di assicurare il necessario riscaldamento; nel secondo caso l’obiettivo è quello di prevenire l’indolenzimento e, quindi, agevolare il defaticamento. Non bisogna dimenticare, poi, la componente psicologica del massaggio, che è utile anche per favorire il rilassamento mentale di chi lo riceve. Dal punto di vista dell’organismo, il metabolismo viene amplificato perché si agevola lo smaltimento dell’acido lattico; inoltre il massaggio sportivo – che è ben diverso da un massaggio tradizionale, vale la pena di ricordarlo – apporta una disponibilità energetica superiore per lo sforzo muscolare seguente.
I vantaggi di un massaggio sportivo
L’aumento dell’ossigenazione dei tessuti è uno dei benefici principali di cui si può approfittare se ci si sottopone a sedute frequenti di massaggio sportivo, ma vale la pena di menzionare anche il miglioramento del ricambio metabolico e il rilassamento dei muscoli contratti. A risentirne in positivo è la circolazione nel suo complesso; in più, il massaggio favorisce il drenaggio e l’espulsione di tutte quelle tossine che sono state generate in occasione dello sforzo, agisce sulle endorfine, velocizza i tempi di recupero e stimola il buon umore e la positività.
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