Io e Manuel siamo al quinto giorno della tratta “volpe”. Il percorso prosegue non senza difficoltà, un po’ di febbre per gli sforzi, ma con grande tenacia andiamo avanti.
Dopo Lago Selva raggiungiamo la vetta di Monte Cavallo, lì costruiamo un bivacco per la nottata.
La stanchezza dei chilometri macinati si dissolve davanti a questi scenari, davanti alla maestosità della montagna, ai suoi cambiamenti repentini, alla sua completezza.
Mimetizzati nella macchia, improvvisamente : un cinghiale a 10 metri da noi, una madre con cuccioli al seguito , membri di un brando di forse 20 capi, ci fissa, forse si sente in pericolo. Zoppica, deve avere una zampa ferita. Ritorna dal gruppo in cammino. Io e Manuel decidiamo di seguirla e ci nascondiamo su un roccione.
Da sinistra un ululato e vediamo un lupo, a 20 metri da noi, e pure lui ci guarda incuriosito. Il lupo però, fiuta la debolezza della mamma e comincia a seguirla, e tra ululati e silenzi si immergono di nuovo nel verde.
Lungo i sentieri di tanto in tanto vediamo anche impronte di orso: Valle Venafrana è piena di vita!
Si fa sera e riusciamo a preparare il nostro giaciglio, nonostante la pioggia pazza e imprevedibile dei boschi, ed anche ad accendere il fuoco! Non c’è giorno che passi che non veda esplodere tutte e 4 le stagioni, e oggi, come ogni giorno, abbiamo preso la nostra dose di acqua durante il cammino.
Cuciniamo un po’ di cicoria selvatica, bardana e misticanza e mangiamo frutta a volontà: susine selvatiche soprattutto, more e lamponi.
Dopo il Monte Cavallo, proseguiamo sempre grintosi ai piedi di Monte Marsicano che raggiungeremo domani….la tabella di marcia non è solo rispettata ma la stiamo bruciando camminando!!!
Natura Errante significa abbandonare il proprio volto – M.F.