Partito in sordina con un primo episodio in cui non era facile presentare una tale mole di personaggi, War and Peace è riuscito subito dopo ad arrivare al cuore della storia e dello spettatore, appassionando e conquistando come pochi.
Per diritto di cronaca, confesso che non sono del tutto estranea alla letteratura russa in generale, e a quella di Lev Tolstoj in particolare, ma mi trovo costretta ad ammettere di non aver ancora letto questo specifico testo tolstojano, uscito per la prima volta nel 1865. Mancanza che prometto sarà al più presto colmata.
Ma che si abbia letto il romanzo o meno, è impossibile non apprezzare il grande lavoro messo in atto dalla BBC con War and Peace, scritto da Andrew Davies (che scrisse il famoso adattamento di Orgoglio e Pregiudizio del 1995 con Colin Firth) e diretto da Tom Harper (Peaky Blinders). In sei episodi vengono raccontate le gioie, gli amori e i travagli di due famiglie aristocratiche russe – i Bolkonskij e i Rostov – e del conte Pierre Bezochov, durante la guerra contro Napoleone, che cambierà e sconvolgerà per sempre le loro vite. Assistiamo dunque a un racconto denso di riferimenti storici, filosofici, passando dalla politica alla religione, attraverso le vicende dei personaggi che vivono tra Mosca e Pietroburgo.
In passato War and Peace ha avuto diverse trasposizioni per il grande schermo, in particolar modo si ricorda quella di King Vidor del 1956, con un cast eccelso composto da Audrey Hepburn e Vittorio Gassman. Ma anche la BBC ha realizzato una rappresentazione sontuosa del romanzo di Tolstoj, che non ha nulla da invidiare a chi l’ha preceduta. Dalla meravigliosa fotografia alla colonna sonora liturgica e maestosa, alla recitazione perfetta degli attori, War and Peace dà vita ad un dramma storico epico e di grande impatto che spiazza, commuove e coinvolge sempre di più con il progredire della storia e degli episodi. Le scene di guerra sono ben realizzare e senza dubbio anche quelle più toccanti e meglio girate, in cui esplode in tutta la sua gravità e ferocia, attraverso una messa in scena forte e spesso anche cruda del campo di battaglia, la forza e la drammaticità del racconto. Ed è proprio attraverso la guerra che scopriamo la vera natura dell’uomo e dei protagonisti, uomini coraggiosi o vigliacchi, altruisti o egoisti, messi a nudo di fronte a una realtà così inimmaginabile, brutale e devastante.
Ma la guerra non è solo quella combattuta sul suolo russo, è anche quella che si annida dentro l’uomo, quella dei conflitti interiori di Natasha, di Andrej e di Pierre. Chi alla ricerca dell’amore romantico, chi della gloria e chi di quel miglioramento personale e ascesa spirituale, così effimera e difficile da raggiungere. Ma cedere ai vizi, cadere nel peccato, in una vita che sembra costantemente mettere alla prova, è un pericolo costante, anche o forse soprattutto per chi possiede l’animo più puro e sincero. Ed ecco che per i nostri eroi si fanno spazio ostacoli da superare, inganni, giochi di poteri e intrighi di corte. Come quelli dei fratelli Anatole ed Helene che rappresentano il male nella sua forma più assoluta nel mondo di Tolstoj, tanto quanto Pierre e Natasha rappresentano invece il bene e la bontà incondizionata.
È un continuo gioco di contrasti e opposizioni tra guerra e pace, bene e male, vita e morte, amore e odio, bianco e nero, che continua e si ripropone ancora una volta, mostrando uno spaccato perfetto della società e nobiltà russa della prima metà dell’Ottocento. Oltre a una sceneggiatura esemplare, forse si può trovare solo qualche imperfezione nel montaggio e nella regia, il cast è eccellente. Lily James, perfetta nei panni della dolce e innocente Natasha Rostova, si conferma come una delle più promettenti tra le attrici della sua generazione, convincente è anche James Norton nel ruolo del principe Andrej Bolkonskij, così come la brava Jessie Buckley (Marja Bolkonskaja), Jack Lowden (Nikolaj Rostov), Jim Broadbent (Principe Bolkonskij) e ancora Tuppence Middleton e Callum Turner (i fratelli Kuragin). Ma a rubare la scena e conquistare completamente è il magnifico Paul Dano, nei panni di uno dei personaggi più complessi e sfaccettati con il conte Pierre Bezochov, vero eroe e protagonista indiscusso della storia, con una performance veramente indimenticabile.
Ma se c’è un motivo per il quale la nuova mini serie della BBC merita di esser vista, non è solo per la grande, potente storia che viene messa in scena, ma soprattutto perché alla fine War and Peace è l’ennesimo esempio del grande potere che hanno il cinema e la televisione, ovvero il riuscire ad avvicinare lo spettatore alla letteratura, anche una complessa, difficile e lontana come quella russa di Lev Tolstoj.