#Cop21, il summit sul clima che si sta tenendo a Parigi dove sono presenti 150 presidenti di altrettanti stati è, a detta degli esperti, l’ultima occasione che abbiamo per fermare il cambiamento climatico prima che gli effetti siano irreversibili, ma mentre i leader cercano un accordo per limitare le emissioni di gas serra, dal mondo della ricercano arrivano idee su come ripulire l’aria già inquinata.
Tra le varie idee la realizzazione di alberi artificiali che, esattamente come le piante, assorbono CO2 dall’atmosfera e rilasciano vapore acqueo: tecnologia attualmente allo studio della Columbia University per il progetto che vede in prima linea il fisico Klaus Lackner. Uno solo di questi esemplari sarebbe in grado di assorbire in un giorno la quantità di CO2 che un normale albero assorbirebbe in un anno ( circa una tonnellata) il che significa che 100 milioni di questi alberi risanerebbero completamente l’atmosfera nel giro di un solo anno (attualmente la quantità di CO2 nell’atmosfera equivale 36 gigatonnellate).
Lo spiega il Prof. Lackner in questo video:
Un altro plus è rappresentato dalla facilità della loro installazione che ne renderebbe agevole il posizionamento in luoghi dalla più alta densità di pulviscolo, ad esempio ai bordi delle strade.
Non mancano i soliti scettici: i prototipi attualmente costruiti dalla Global Research Technologies di Tucson, Arizona, funzionano a idrossido di sodio, sostanza che reagisce chimicamente con l’anidride carbonica rilasciando acqua (in forma gassosa) e carbonato di sodio (in forma solida). Dove stoccare le tonnellate di carbonato prodotti da questa reazione? Riutilizzarle per combustibile sintetico creerebbe altra Co2 e si ritornerebbe al punto di partenza non facendo altro che mantenere costante il livello di inquinamento – che, a dirla tutta, potrebbe essere già considerato un passo avanti pensando all’inarrestabile incremento dello stesso.
Un’altra criticità è rappresentata dal costo: secondo il British Institute of Engineering Technology, il prezzo di produzione di un singolo albero si attesterebbe intorno ai 20.000 dollari, il che si tradurrebbe in investimenti milionari da parte degli stati che decidessero di installarne un numero quanto meno accettabile. Ciònonostante questi alberi artificiali continuano a rappresentare un’alternativa rivoluzionaria, ragion per cui la sperimentazione sta muovendosi soprattutto verso obiettivi di abbattimento del prezzo.
Consentitemi, però, una considerazione personale: un cittadino medio è propenso a spendere la stessa cifra per l’acquisto di un’autovettura dunque se ognuno di loro decidesse di destinare quella cifra per l’acquisto di un albero saremmo già a metà dell’opera. Da cinque anni i leader mondiali si stanno arrovellando per contenere il riscaldamento globale sotto i 2°C dai livelli della società preindustriale: questo investimento è realmente così insostenibile? E, infine, quanto tempo ci è rimasto per capire e decidere?