My Generation: l’indefinibile fascino androgino dei fratelli Hanson

28 Dicembre 2013
Chiara Amendola
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taylor hansonFisico longilineo tipico degli adolescenti rachitici e privi di qualsiasi parvenza di sessualità. Capelli talmente biondi da far invidia alle più attempate platinate dei quartieri altoborghesi di LA. Voci così bianche e sottili da mettere a tacere, con una celata vergogna, persino il Coro dell’Antoniano.

Ammettiamolo, tutti almeno una volta nel nostro primo approccio con gli Hanson, abbiamo trovato difficoltà a definire il genere di ciascun membro del gruppo.

Colpa dell’età, al loro esordio il più anziano aveva solo 15 anni, colpa dei lineamenti così raffinati, il sorriso perfetto con le labbra naturalmente rosate, e colpa soprattutto dello stile trasandato dei 90’s, che riusciva difficilmente, con i suoi maxipull dalle fantasie imbarazzanti, a sottolineare la virilità o la femminilità di una persona.

Resta che sono tantissimi gli allora adolescenti traumatizzati alla notizia che il trio fosse composto da tre fratelli.

hanson

Il singolo d’esordio “Mmmbop”  accompagnato da un video che mostrava per la prima volta i volti della band, non riuscì a rispondere a quel dubbio esistenziale che ruotava intorno alle identità dei ragazzini.

Un’equazione algebrica dal risultato indecifrabile.

Nella clip tre aitanti adolescenti, che potrebbero tranquillamente essere tre ragazzine baffute prive di messa in piega, girano per il mondo scoprendo posti fino ad allora sconosciuti.

La linea di separazione tra un ariano ménage a trois ed una scampagnata tra parenti era davvero sottile.

Fu solo quando, sulla cresta dell’onda di un inspiegabile successo accompagnato da fan psicopatiche e mitizzazione dei suddetti a sex symbol, che le copertine delle fanzine dell’epoca iniziarono ad accorgersi di loro con tanto di articoli e poster a centropagina.

Venne così finalmente svelato l’arcano: gli Hanson erano effettivamente dei ragazzi, anche se uno di loro, il più femmineo, aveva tra le svariate androginie anche un nome da donna.

Si trattava di tre fratelli originari di Tulsa in Oklahoma: Isaac, Zachary e Taylor.

Era il 1997 quando il primo singolo entra in classifica negli Stati Uniti e successivamente in Gran Bretagna scalando fino alla prima posizione, seguì un disco da 8 milioni di copie e due Grammy Awards.

Una carriera che però dopo i primi anni ha proseguito a singhiozzi con difficoltà a riaffermarsi sul mercato, colpa anche del testosterone che cambiò i connotati dei tre avvicinandoli ad un aspetto più maschio e, forse, meno appetibile.

Gli Hanson hanno difatti sempre continuato a fare musica anche se l’attenzione mediatica, soprattutto nel Belpaese, si è man mano arenata dal fenomeno.

Ma oggi cosa n’è stato degli indecifrabili fratellini?

Pare si siano moltiplicati ed abbiano messo al mondo una massiccia scorta di prole bionda su cui investire. Hanno aperto una propria etichetta discografia ed il 9 aprile è uscito il nuovo singolo “Get the Girl back” cui ha fatto seguito un disco, “Anthem”, ed un tour.

Nel nostro cuore però li ricorderemo sempre con le chiome al vento



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