Sciopero della fame sotto assedio – Giorno 18

16 Dicembre 2013
Redazione YOUng
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Giorno 18Non sono riuscito a scrivere ieri perchè ero davvero arrabbiato col mondo intero. Il mio corpo stava gelando, il mio cuore bruciava.snowinmoadamiyadec132013

Ho camminato per Moadamiya mentre scendeva la neve e ho visto il mio paese coperto di morte bianca. La neve spessa ha ucciso le semplici verdure che alcune famiglie hanno tentanto di piantare per sfamarsi. Molti bambini sono stati portati all’ospedale da campo per brutti raffreddori e non c’è stato nulla che potessero fare i dottori a parte dar loro degli antidolorifici, visto che siamo a corto di medicinali.

I dottori stanno inoltre curando molte delle persone di Moadamiya per dolori e vermi allo stomaco e altri problemi digestivi, causati dal nutrirsi di cose che non sarebbero proprio adatte ad alimentarsi. Foglie di alberi, animali domestici… chi sa cosa sia finito nelle loro viscere in questi quattro mesi.

Ho lasciato l’ospedale da campo infuriato. Sono tornato a casa, dimenticando il mio corpo congelato e affamato, uccidendo il dolore alla schiena. Ho effettuato l’accesso su Facebook e Skype per fare qualche lavoro, ma tutto ciò che ho visto sono bambini siriani morti per congelamento, altre stronzate su Ginevra 2, l’espansione dell’estremismo islamico nell’Esercito Libero, altre stronzate su una tregua che il regime sta pianificando di offrirci e, ovviamente, anche idioti disposti a cadere nel tranello ancora una volta.

Dannazione. Sentivo come se il cuore stesse pompando fuoco invece che sangue. Sentivo che, in un certo senso, tutto il mondo avesse il sangue congelato dei bambini siriani sulle proprie mani, iniziando da Bashar il maledetto Assad ai suoi alleati, agli ipocriti dei governi occidentali, a cui importa solo dei propri interessi e di sbarazzarsi dell’arsenale chimico di Assad, ma a cui non interessano i danni causati dagli altri tipi di armi; gli avari politici dell’opposizione siriana, senza dimenticare dei leader corrotti dell’Esercito Libero, e anche il mio piccolo tentativo di fare la differenza.

In un modo o nell’altro, abbiamo tutti il sangue gelido dei bambini siriani sulle nostre mani quindi, per favore, smettetela di incolpare la tempesta Alexa!

HUNGER STRIKE UNDER SIEGE: MOADAMIYA, SYRIA – QUSAI ZAKARYA, CITIZEN JOURNALIST

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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